UN NUOVO DUVALIUS DELL’UMBRIA, APPARTENENTE A UNA NUOVA LINEA FILETICA (Coleoptera, Carabidae)
Nella presente nota viene descritto <em>Duvalius irmoi</em> n. sp. dell’Umbria (Grotta Lo Sprofondo, N° 420 U/Pg, Monte Tezio), si tratta di una specie anoftalma e depigmentata che probabilmente abita l’MSS più che le cavità tettoniche di ampie dimensioni della zona. La specie presenta u...
Main Authors: | , , |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
University La Sapienza of Rome
2010-10-01
|
Series: | Fragmenta entomologica |
Online Access: | http://www.fragmentaentomol.org/index.php/fragmenta/article/view/59 |
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author | Paolo Magrini Augusto Degiovanni Fulvio Cirocchi |
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description | Nella presente nota viene descritto <em>Duvalius irmoi</em> n. sp. dell’Umbria (Grotta Lo Sprofondo, N° 420 U/Pg, Monte Tezio), si tratta di una specie anoftalma e depigmentata che probabilmente abita l’MSS più che le cavità tettoniche di ampie dimensioni della zona. La specie presenta una lamella copulatrice di forma singolare, piccola, con una lamina biforcuta conformata a doccia, sormontata da un fanero mediano impari quadrangolare di grandi dimensioni. La struttura singolare della lamella pone questa specie come capostipite di un nuovo gruppo, che denominiamo “gruppo <em>irmoi</em>” e la sua localizzazione all’interno del Triangolo Etrusco (delimitato dai fiumi Arno, Tevere e costa tirrenica e finora privo di nuovi rappresentanti di questo genere) fa pensare che ulteriori ricerche in quest’area geografica porteranno al reperimento di nuovi taxa similari. Questo nuovo gruppo si pone a metà strada fra il “gruppo <em>vallombrosus</em>”, diffuso più a nord (Toscana-Romagna) e il “gruppo <em>straneoi</em>” diffuso più a sud (Umbria-Lazio-Marche-Abruzzi): la lamina principale dell’endofallo ricorda quella di alcuni Duvalius del “gruppo <em>vallombrosus</em>”, ma è priva del vistoso pacco rotondeggiante di spine presente in questo gruppo (v. iconografia del testo), che è sostituito da un ampio fanero mediano impari, simile a quello di alcune specie del “gruppo <em>straneoi</em>”. |
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spelling | doaj.art-02596ca003c54b9289246516079f0ace2022-12-22T00:14:18ZengUniversity La Sapienza of RomeFragmenta entomologica0429-288X2284-48802010-10-01421233410.4081/fe.2010.5959UN NUOVO DUVALIUS DELL’UMBRIA, APPARTENENTE A UNA NUOVA LINEA FILETICA (Coleoptera, Carabidae)Paolo MagriniAugusto DegiovanniFulvio CirocchiNella presente nota viene descritto <em>Duvalius irmoi</em> n. sp. dell’Umbria (Grotta Lo Sprofondo, N° 420 U/Pg, Monte Tezio), si tratta di una specie anoftalma e depigmentata che probabilmente abita l’MSS più che le cavità tettoniche di ampie dimensioni della zona. La specie presenta una lamella copulatrice di forma singolare, piccola, con una lamina biforcuta conformata a doccia, sormontata da un fanero mediano impari quadrangolare di grandi dimensioni. La struttura singolare della lamella pone questa specie come capostipite di un nuovo gruppo, che denominiamo “gruppo <em>irmoi</em>” e la sua localizzazione all’interno del Triangolo Etrusco (delimitato dai fiumi Arno, Tevere e costa tirrenica e finora privo di nuovi rappresentanti di questo genere) fa pensare che ulteriori ricerche in quest’area geografica porteranno al reperimento di nuovi taxa similari. Questo nuovo gruppo si pone a metà strada fra il “gruppo <em>vallombrosus</em>”, diffuso più a nord (Toscana-Romagna) e il “gruppo <em>straneoi</em>” diffuso più a sud (Umbria-Lazio-Marche-Abruzzi): la lamina principale dell’endofallo ricorda quella di alcuni Duvalius del “gruppo <em>vallombrosus</em>”, ma è priva del vistoso pacco rotondeggiante di spine presente in questo gruppo (v. iconografia del testo), che è sostituito da un ampio fanero mediano impari, simile a quello di alcune specie del “gruppo <em>straneoi</em>”.http://www.fragmentaentomol.org/index.php/fragmenta/article/view/59 |
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