Summary: | Vi sono opere il cui segno sul territorio non è più<br />impresso dalla materia e per le quali gli interventi non<br />possono configurarsi in un restauro materiale. Sono<br />emergenze architettoniche distrutte dalla volontà<br />decisionale della comunità, con processi articolati e<br />spesso controversi che, di fatto, hanno cancellato pezzi<br />di storia.<br />In assenza di materia, la rappresentazione condotta<br />mediante le più recenti tecnologie digitali apporta un<br />contributo notevole per la documentazione di queste<br />opere per le quali un restauro virtuale contribuisce a<br />mantenere viva la memoria.<br />Lo studio riguarda l’imponente opera delle mura<br />spagnole che per più di tre secoli hanno segnato il<br />luogo dell’isola di Ortigia e che gli eventi politici di fine<br />‘800 hanno in buona parte distrutto.<br />L’obiettivo è di rendere fruibile, alla stessa stregua di<br />un restauro materico, questo patrimonio culturale<br />attraverso la realtà virtuale.
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