Artivismo in rete. Le beffe degli anni Dieci

Questo intervento prende le mosse da un articolo uscito sul trimestrale D’ARS nel 2010 dedicato ad alcune operazione artistiche ascrivibili all’ambito del media attivismo di quegli anni in Italia, con particolare riferimento a pratiche, riflessioni critiche e strumenti mutuati dal web e ascrivibili...

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Bibliographic Details
Main Author: Martina Coletti
Format: Article
Language:English
Published: Milano University Press 2021-03-01
Series:Connessioni remote
Online Access:https://riviste.unimi.it/index.php/connessioniremote/article/view/15268
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description Questo intervento prende le mosse da un articolo uscito sul trimestrale D’ARS nel 2010 dedicato ad alcune operazione artistiche ascrivibili all’ambito del media attivismo di quegli anni in Italia, con particolare riferimento a pratiche, riflessioni critiche e strumenti mutuati dal web e ascrivibili al fenomeno dell’hacktivism e dell’hacking sociale. Il termine “net.art” definisce nel campo dell’arte molti dei lavori trattati. Tra le dinamiche più ricorrenti si ritrova il détournement, l’irriverenza del gesto dada che si insinua negli ingranaggi delle macchine del potere per ridimensionarne la portata e dare spazio all’immaginazione. Il testo ricostruisce il periodopartendo dai netartisti 0100101110101101.org e dalla vicenda del Conflitto di Tirana; piùspecificatamente sul terreno dell’artivismo si ripercorrono alcune delle operazioni condotte da LesLiens Invisible, mentre con AOS – Art Is Open Source si apre il versante della riappropriazione di linguaggi e strumenti.
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