Geopolitica della conoscenza digitale. Dal web aperto all’impero di GAFAM.

Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft (GAFAM) rappresentano oggi non solo il maggiore impero finanziario del pianeta, ma sfruttando l’architettura aperta e globale del world wide web hanno assunto il controllo delle tecnologie che dirigono i consumi e conformano tempi e modi della produzione e...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: Paolo Sordi, Domenico Fiormonte
Format: Article
Language:English
Published: tab edizioni 2019-06-01
Series:DigitCult@Scientific Journal on Digital Cultures
Online Access:https://digitcult.lim.di.unimi.it/index.php/dc/article/view/110
_version_ 1811302483631276032
author Paolo Sordi
Domenico Fiormonte
author_facet Paolo Sordi
Domenico Fiormonte
author_sort Paolo Sordi
collection DOAJ
description Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft (GAFAM) rappresentano oggi non solo il maggiore impero finanziario del pianeta, ma sfruttando l’architettura aperta e globale del world wide web hanno assunto il controllo delle tecnologie che dirigono i consumi e conformano tempi e modi della produzione e dell’accesso alla conoscenza digitale. Nello scenario geopolitico globale GAFAM rappresenta la punta emersa dell’egemonia dell’anglosfera, capace di rendere invisibile o annientare la diversità culturale ed epistemica. Il loro dominio si basa su un ecosistema di dispositivi, applicazioni e media che da un lato favoriscono l’immaginazione di comunità raccolte attorno un’esperienza del mondo dettata dagli algoritmi, dall’altra conquistano ogni spazio della vita privata degli individui, valore aggiunto alla ricchezza delle multinazionali della rete. Può esistere, in questo scenario, una contro-narrazione al dominio retorico “della rivoluzione digitale” così come disegnata da un impero privato e monoculturale? In realtà, soprattutto nei margini del Sud Globale, assistiamo al radicarsi di iniziative e progetti che hanno al centro la riappropriazione delle tecnologie in difesa della diversità dei territori, delle lingue e delle culture locali. Una possibile risposta alla paideia globale di GAFAM dunque passa per due urgenze: una literacy critica digitale e la rivalutazione dei margini come motore di innovazione e cambiamento
first_indexed 2024-04-13T07:28:52Z
format Article
id doaj.art-206048d678b146f3a5c6e531fd208171
institution Directory Open Access Journal
issn 2531-5994
language English
last_indexed 2024-04-13T07:28:52Z
publishDate 2019-06-01
publisher tab edizioni
record_format Article
series DigitCult@Scientific Journal on Digital Cultures
spelling doaj.art-206048d678b146f3a5c6e531fd2081712022-12-22T02:56:24Zengtab edizioniDigitCult@Scientific Journal on Digital Cultures2531-59942019-06-014110.4399/97888255263183Geopolitica della conoscenza digitale. Dal web aperto all’impero di GAFAM.Paolo SordiDomenico FiormonteGoogle, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft (GAFAM) rappresentano oggi non solo il maggiore impero finanziario del pianeta, ma sfruttando l’architettura aperta e globale del world wide web hanno assunto il controllo delle tecnologie che dirigono i consumi e conformano tempi e modi della produzione e dell’accesso alla conoscenza digitale. Nello scenario geopolitico globale GAFAM rappresenta la punta emersa dell’egemonia dell’anglosfera, capace di rendere invisibile o annientare la diversità culturale ed epistemica. Il loro dominio si basa su un ecosistema di dispositivi, applicazioni e media che da un lato favoriscono l’immaginazione di comunità raccolte attorno un’esperienza del mondo dettata dagli algoritmi, dall’altra conquistano ogni spazio della vita privata degli individui, valore aggiunto alla ricchezza delle multinazionali della rete. Può esistere, in questo scenario, una contro-narrazione al dominio retorico “della rivoluzione digitale” così come disegnata da un impero privato e monoculturale? In realtà, soprattutto nei margini del Sud Globale, assistiamo al radicarsi di iniziative e progetti che hanno al centro la riappropriazione delle tecnologie in difesa della diversità dei territori, delle lingue e delle culture locali. Una possibile risposta alla paideia globale di GAFAM dunque passa per due urgenze: una literacy critica digitale e la rivalutazione dei margini come motore di innovazione e cambiamentohttps://digitcult.lim.di.unimi.it/index.php/dc/article/view/110
spellingShingle Paolo Sordi
Domenico Fiormonte
Geopolitica della conoscenza digitale. Dal web aperto all’impero di GAFAM.
DigitCult@Scientific Journal on Digital Cultures
title Geopolitica della conoscenza digitale. Dal web aperto all’impero di GAFAM.
title_full Geopolitica della conoscenza digitale. Dal web aperto all’impero di GAFAM.
title_fullStr Geopolitica della conoscenza digitale. Dal web aperto all’impero di GAFAM.
title_full_unstemmed Geopolitica della conoscenza digitale. Dal web aperto all’impero di GAFAM.
title_short Geopolitica della conoscenza digitale. Dal web aperto all’impero di GAFAM.
title_sort geopolitica della conoscenza digitale dal web aperto all impero di gafam
url https://digitcult.lim.di.unimi.it/index.php/dc/article/view/110
work_keys_str_mv AT paolosordi geopoliticadellaconoscenzadigitaledalwebapertoallimperodigafam
AT domenicofiormonte geopoliticadellaconoscenzadigitaledalwebapertoallimperodigafam