L’imprevisto e la confusione: metodo e teoria nella Sarajevo sotto assedio
<p>In questo articolo spiego come l’antropologia della guerra possa fare buon uso di una particolare combinazione di metodi filosofici e sociologici, ossia la fenomenologia e la grounded theory. Il caso analizzato riguarda l’assedio della capitale della Bosnia-Erzegovina, Sarajevo, nei primi a...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Ledizioni
2015-03-01
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Series: | Antropologia |
Subjects: | |
Online Access: | https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/antropologia/article/view/306 |
Summary: | <p>In questo articolo spiego come l’antropologia della guerra possa fare buon uso di una particolare combinazione di metodi filosofici e sociologici, ossia la fenomenologia e la grounded theory. Il caso analizzato riguarda l’assedio della capitale della Bosnia-Erzegovina, Sarajevo, nei primi anni Novanta. Inizierò illustrando il contesto del conflitto nella Bosnia-Erzegovina, una della serie di guerre che ha portato alla dissoluzione della Jugoslavia. Mi sposterò poi a Sarajevo e mi concentrerò sul mio lavoro etnografico durante la guerra, da cui emergono gli approcci metodologici che ho usato per raccogliere i dati e per costruire interpretazioni significative sia sul piano scientifico sia su quello locale. Vale a dire significative per i miei colleghi, per altri esperti internazionali e per gli abitanti Sarajevo.</p> |
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ISSN: | 2281-4043 2420-8469 |