Fare un "lavoro da donne". I giovani commessi nelle vie dello shopping di Milano e Londra: Stereotipi, Rappresentazioni e Modelli di Mascolinità

A partire da un’analisi della letteratura scientifica sui modelli di maschilità nel filone dei Men’s and Masculinities Studies vengono presentati i risultati di una ricerca qualitativa, condotta attraverso l’analisi di 50 interviste e 2 focus group, sulla vendita al cliente in un’ottica di genere e...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Annalisa Dordoni
Format: Article
Language:English
Published: Università di Napoli Federico II 2022-09-01
Series:Fuori Luogo
Subjects:
Online Access:http://www.serena.unina.it/index.php/fuoriluogo/article/view/8733
Description
Summary:A partire da un’analisi della letteratura scientifica sui modelli di maschilità nel filone dei Men’s and Masculinities Studies vengono presentati i risultati di una ricerca qualitativa, condotta attraverso l’analisi di 50 interviste e 2 focus group, sulla vendita al cliente in un’ottica di genere e dal punto di vista delle trasformazioni delle mascolinità. Il saggio di concentra sulle (auto)rappresentazioni di lavoratori e lavoratrici dei negozi delle vie dello shopping di Milano e Londra, nel settore del retail e in particolare nella fast fashion e nella telefonia, caratterizzati dalla presenza di grandi brand di aziende nazionali e multinazionali, e da processi di femminilizzazione dal punto di vista occupazionale, connessi ad un forte radicamento degli stereotipi di genere. I risultati di ricerca mostrano come il lavoro di vendita al cliente venga considerato un “lavoro da donne” e come nella fast fashion venga dato per scontato che i ragazzi commessi siano di orientamento omosessuale proprio perché svolgono questa attività. Quindi, in questo studio viene identificato un modello di mascolinità, osservato in entrambi i contesti di ricerca, che si afferma come fluido, fuori dagli schemi, controcorrente rispetto alle spinte eteronormative e binarie presenti nella società contemporanea, in cui però si intersecano tra loro elementi ambivalenti. Si tratta, infatti, anche di una modalità di espressione di genere che si inserisce coerentemente nei luoghi di consumo e della vendita e in una attività lavorativa che rientra nell’ambito del lavoro emozionale (Hochschild 1983) i cui aspetti fondamentali sono appunto la relazione empatica con la clientela, l’ascolto e la cura degli altri, ma anche la cura di sé, del proprio aspetto, dell’abbigliamento, dell’estetica. Nel settore della telefonia, invece, si rileva da un lato il radicamento degli stereotipi di genere e dall’altro, al contempo, una segmentazione degli stessi: l’attività di vendita è genericamente associata al “femminile”, ma le questioni riguardanti aspetti tecnici e tecnologici vengono considerate da addetti e addette come ambiti “maschili”.
ISSN:2532-750X
2723-9608