Summary: | La stele funeraria di Glyka, datata al III-IV secolo (CIJ 632 = JIWE I 134), è l'unica traccia epigrafica della presenza ebraica in Otranto. L'iscrizione fu edita per la prima volta da J.-B. Frey negli anni '30 del Novecento; nel 1975 C. Colafemmina migliorò la lettura della formula ebraica finale. In questo contributo si rileva che il nome della madre di Glyka non era Noάη, né Noμή come si era proposto, ma Νϵίλη (Neilē): nome ben attestato nell'area mediterranea e connesso all'Egitto. Per quanto riguarda la provenienza della stele, è stato possibile accertarne sia il luogo esatto, sia le circostanze del rinvenimento, avvenuto alle pendici del Colle della Minerva, sito di notevole interesse archeologico localmente noto come “Valle delle Memorie”, dove sussitono vari resti di antichi insediamenti e di necropoli.
The inscription of Glyka from Otranto
The Greek stele of Glyka, dated to the 3rd-4th century (CIJ 632 = JIWE I 134), is the only epigraphic trace of a Jewish presence known in Otranto. The stele was formerly published by J.-B. Frey in the 1930s; in 1975 C. Colafemmina improved the reading of the Hebrew formula at the end of the main text. In this note it is pointed out that the name of Glyka’s mother was not Noάη, nor Noμή, but Νϵίλη (Neilē), a name well attested in the Mediterranean area and connected with Egypt. As for the provenance of the stele, it has been possible to detect the exact spot and circumstances of its discovery, which occourred on the slopes of Colle della Minerva, in a relevant archaeological site known locally as “the Valley of Memories”, where various remains of ancient settlements and necropolis still exist.
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