Dal primo al secondo Sacrificio del Beccari, una favola pastorale a cavallo Della Controriforma

Nel Cinquecento la tendenza ad una regolarizzazione in senso classicista, l’adeguamento ai canoni aristotelici, le pressioni della cosiddetta Riforma Cattolica si fanno sempre più intensi e portano alla revisione di moltissime opere. Dopo più di trent’anni della prima publicazione della favola pasto...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Elisa Borsari
Format: Article
Language:English
Published: Universidad Complutense de Madrid 2011-04-01
Series:Cuadernos de Filología Italiana
Subjects:
Online Access:http://revistas.ucm.es/index.php/CFIT/article/view/17064
Description
Summary:Nel Cinquecento la tendenza ad una regolarizzazione in senso classicista, l’adeguamento ai canoni aristotelici, le pressioni della cosiddetta Riforma Cattolica si fanno sempre più intensi e portano alla revisione di moltissime opere. Dopo più di trent’anni della prima publicazione della favola pastorale Sacrificio, anche Agostino Beccari decide realizzare una seconda redazione dell’opera. Le varianti apportate da Beccari nel 1587, quando l’autore aveva Romay presente il modello dell’Aminta del Tasso, hanno evidentemente lo scopo di portare un innalzamento stilistico dell’opera in conformità anche alla tendenza riformistica post Concilio di Trento.
ISSN:1133-9527
1988-2394