L’economia della carità e del perdono. Questue e indulgenze nella Lombardia bassomedievale

Nel basso medioevo, una delle modalità di sostegno a ospedali e confraternite era la raccolta organizzata di elemosine (questua), sempre più frequentemente legata alla concessione delle indulgenze. Il fedele acquisiva con la confessione il perdono dai peccati e con atti di devozione e carità (regola...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Giuliana Albini
Format: Article
Language:deu
Published: Università di Napoli Federico II 2016-05-01
Series:Reti Medievali Rivista
Subjects:
Online Access:http://www.politics.unina.it/index.php/rm/article/view/4924
_version_ 1827298232238080000
author Giuliana Albini
author_facet Giuliana Albini
author_sort Giuliana Albini
collection DOAJ
description Nel basso medioevo, una delle modalità di sostegno a ospedali e confraternite era la raccolta organizzata di elemosine (questua), sempre più frequentemente legata alla concessione delle indulgenze. Il fedele acquisiva con la confessione il perdono dai peccati e con atti di devozione e carità (regolamentati da precise concessioni pontificie o vescovili) la riduzione della pena che avrebbe dovuto subire nell’aldilà (nel Purgatorio). Sebbene gli studi in ambito caritativo-assistenziale siano ancora abbastanza scarsi, non è fuor di luogo ipotizzare che proprio in tale contesto le indulgenze ebbero particolare fortuna. Le pagine che seguono intendono fornire elementi di riflessione per l’area lombarda, individuando anzitutto le pratiche attraverso le quali ospedali e confraternite potevano garantirsi i privilegi indulgenziali. Si è cercato poi, laddove le fonti lo consentivano, di quantificare, in termini di bilancio, i costi che l’ente doveva sostenere per la gestione di una campagna di indulgenze e i benefici economici che ne derivavano. Se relativamente ad alcuni ordini ospedalieri l’impatto economico delle questue pare essere rilevante, per altri casi esso appare marginale. È questo il caso dell’Ospedale Maggiore di Milano, che però, nonostante il ridotto impatto economico, riservò un ruolo importante alla “festa del Perdono”, a motivo del valore simbolico e comunicativo del proprio impegno a favore dei poveri che, nel contesto della carità e dell’assistenza, era altrettanto rilevante dell’aiuto materiale.
first_indexed 2024-04-24T15:10:38Z
format Article
id doaj.art-5d59c8dadd984c68adc89f14486bb2f8
institution Directory Open Access Journal
issn 1593-2214
language deu
last_indexed 2024-04-24T15:10:38Z
publishDate 2016-05-01
publisher Università di Napoli Federico II
record_format Article
series Reti Medievali Rivista
spelling doaj.art-5d59c8dadd984c68adc89f14486bb2f82024-04-02T11:06:41ZdeuUniversità di Napoli Federico IIReti Medievali Rivista1593-22142016-05-0117110.6092/1593-2214/4913658L’economia della carità e del perdono. Questue e indulgenze nella Lombardia bassomedievaleGiuliana Albini0Università degli Studi di MilanoNel basso medioevo, una delle modalità di sostegno a ospedali e confraternite era la raccolta organizzata di elemosine (questua), sempre più frequentemente legata alla concessione delle indulgenze. Il fedele acquisiva con la confessione il perdono dai peccati e con atti di devozione e carità (regolamentati da precise concessioni pontificie o vescovili) la riduzione della pena che avrebbe dovuto subire nell’aldilà (nel Purgatorio). Sebbene gli studi in ambito caritativo-assistenziale siano ancora abbastanza scarsi, non è fuor di luogo ipotizzare che proprio in tale contesto le indulgenze ebbero particolare fortuna. Le pagine che seguono intendono fornire elementi di riflessione per l’area lombarda, individuando anzitutto le pratiche attraverso le quali ospedali e confraternite potevano garantirsi i privilegi indulgenziali. Si è cercato poi, laddove le fonti lo consentivano, di quantificare, in termini di bilancio, i costi che l’ente doveva sostenere per la gestione di una campagna di indulgenze e i benefici economici che ne derivavano. Se relativamente ad alcuni ordini ospedalieri l’impatto economico delle questue pare essere rilevante, per altri casi esso appare marginale. È questo il caso dell’Ospedale Maggiore di Milano, che però, nonostante il ridotto impatto economico, riservò un ruolo importante alla “festa del Perdono”, a motivo del valore simbolico e comunicativo del proprio impegno a favore dei poveri che, nel contesto della carità e dell’assistenza, era altrettanto rilevante dell’aiuto materiale.http://www.politics.unina.it/index.php/rm/article/view/4924Ospedaliindulgenzeelemosine
spellingShingle Giuliana Albini
L’economia della carità e del perdono. Questue e indulgenze nella Lombardia bassomedievale
Reti Medievali Rivista
Ospedali
indulgenze
elemosine
title L’economia della carità e del perdono. Questue e indulgenze nella Lombardia bassomedievale
title_full L’economia della carità e del perdono. Questue e indulgenze nella Lombardia bassomedievale
title_fullStr L’economia della carità e del perdono. Questue e indulgenze nella Lombardia bassomedievale
title_full_unstemmed L’economia della carità e del perdono. Questue e indulgenze nella Lombardia bassomedievale
title_short L’economia della carità e del perdono. Questue e indulgenze nella Lombardia bassomedievale
title_sort l economia della carita e del perdono questue e indulgenze nella lombardia bassomedievale
topic Ospedali
indulgenze
elemosine
url http://www.politics.unina.it/index.php/rm/article/view/4924
work_keys_str_mv AT giulianaalbini leconomiadellacaritaedelperdonoquestueeindulgenzenellalombardiabassomedievale