Dolori e trionfi di Rinaldo imperatore nel poema “Trabisonda” e nell’Opera dei Pupi siciliana

Rinaldo esule e imperatore in Oriente costituisce la materia del poema quattrocen-tesco intitolato Trabisonda. Queste vicende furono poi inserite da Giusto Lodico nella Storia dei Paladini di Francia, narrazione in prosa in cui egli riunì le trame di molti poemi carolingi che diventò la diretta fon...

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Main Author: Alessandro Napoli
Format: Article
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Published: Milano University Press 2023-12-01
Series:AOQU
Subjects:
Online Access:https://riviste.unimi.it/index.php/aoqu/article/view/21866
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description Rinaldo esule e imperatore in Oriente costituisce la materia del poema quattrocen-tesco intitolato Trabisonda. Queste vicende furono poi inserite da Giusto Lodico nella Storia dei Paladini di Francia, narrazione in prosa in cui egli riunì le trame di molti poemi carolingi che diventò la diretta fonte d’ispirazione per l’Opera dei Pupi. Le avventure di Rinaldo imperatore, comenarrate nel poema e come poi riplasmate nella Storia dei Paladini e dai pupari, costituiscono un esempio delle trasformazioni di significato che le vicende della letteratura cavalleresca hanno subito nel tempo in relazione ai contesti di fruizione. Nel Quattrocento, quando l’Occidente cristiano avvertiva la minaccia ottomana, si vedrà come le vicende di Rinaldo abbiano rivestito sia una funzione polemica che propagandistica. Molti secoli dopo, nella Sicilia dei secoli XIX e XX, vedremo invece come i fatti di Rinaldo imperatore rappresentassero l’acme di quell’aspirazione al ristabilirsi di un ordine del mondo più giusto che Antonino Buttitta e AntonioPasqualino hanno individuato come le ragioni profonde del successo delle storie paladinesche per i ceti subalterni siciliani in era preconsumistica. Rinaldo, in Occidente umiliato e disprezzato da Carlo Magno e Gano e glorificato in Oriente dai saraceni, diventava l’esempio tangibile del fatto che qualche volta al mondo le cose si rimettessero a posto e anche un modello di mobilità sociale che spingesse a considerare la stringente necessità di emigrare per lavoro come una reale possibilità di riscatto dalla miseria.
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