«Me Venus artificem tenero praefecit Amori»: Ovidio e Savioli, poeti d’Amori
Lo scopo di questo articolo è fare una comparazione tra gli "Amores" di Ovidio e "Amori" di Savioli, solo parzialmente iniziato ma non propriamente esaminato, analizzando specificatamente la tematica della natura. A questo fini, si parte con l'identificazione dei riferimenti...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | Italian |
Published: |
Al Segno di Fileta
2019-10-01
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Series: | Kepos |
Subjects: | |
Online Access: | http://www.keposrivista.it/wp-content/uploads/2019/08/Procacci_Kepos2019.pdf |
Summary: | Lo scopo di questo articolo è fare una comparazione tra gli "Amores" di Ovidio e "Amori" di Savioli, solo parzialmente iniziato ma non propriamente esaminato, analizzando specificatamente la tematica della natura. A questo fini, si parte con l'identificazione dei riferimenti culturali e letterati di Bolognese durante la seconda metà del XVII secolo, sottolineando l'abbandono del modello petrarchesco e la rivalutazione dell'elegia classica latina e in particolare quella di Ovidio. Si va avanti illustrando l'arrivo di Savioli alle elegie ovidiane e i suoi tentativi di tradurli e adattarli ai suoi tempi. Si nota, infine, la capacità di Savioli di adattare i suoi testi al modello ovidiano con una grazie ed una musicalità uniche. |
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ISSN: | 2611-6685 2611-6685 |