Alfabetizzazione della Sicilia pregreca

Il tema affrontato è quello della alfabetizzazione di due delle tre  popolazioni pregreche di Sicilia, gli Elimi e i Siculi (l’area tradizionalmente attribuita ai Sicani non ha restituito nessun documento scritto che possa motivatamente qualificarsi come anellenico). Per i primi, si rilevano  condiz...

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Bibliographic Details
Main Author: Luciano Agostiniani
Format: Article
Language:English
Published: Milano University Press 2012-02-01
Series:Aristonothos
Online Access:http://riviste.unimi.it/index.php/aristonothos/article/view/1940
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description Il tema affrontato è quello della alfabetizzazione di due delle tre  popolazioni pregreche di Sicilia, gli Elimi e i Siculi (l’area tradizionalmente attribuita ai Sicani non ha restituito nessun documento scritto che possa motivatamente qualificarsi come anellenico). Per i primi, si rilevano  condizioni di sostanziale omogeneità nella produzione epigrafica, che rimandano all’uso scrittorio di Selinunte (vedi la stretta prossimità, e spesso l’identità, tra la struttura delle lettere impiegate qui e nei centri elimi): l’apprendimento dell’alfabeto da parte degli Elimi, dunque, non è altro che uno degli aspetti della loro acculturazione greca, che come è noto è da riportare in maniera pressoché esclusiva alla pressione di Selinunte. Resta però da motivare la presenza in documenti elimi, accanto al peculiare beta di tipo selinuntino, di un beta del tipo tradizionale, che è stato oggetto di dibattito, e di cui viene qui discusso il valore e l’origine. Assai più complesse sono le condizioni che si rilevano nella documentazione epigrafica anellenica relativa a quella parte della Sicilia che le fonti attribuiscono ai Siculi, e cioè la parte orientale dell’Isola. Qui, il materiale epigrafico presenta, sotto il profilo della grafia, caratteri di evidente disomogeneità, che escludono l’esistenza, in passato affermata, di un “alfabeto siculo” unitario, e che rimandano, viceversa, ad una pluralità di alfabeti modello. Si configurano così tre aree diverse per usi grafici: quella costituita dal territorio intorno all’Etna, quella degli Iblei e del Dittaino, e quella dell’entroterra di Gela. La documentazione delle tre aree viene esaminata in dettaglio, si riconosce l’esistenza di una varietà alfabetica standardizzata (al Mendolito di Adrano), e si individua nel cosiddetto “alpha siculo” una sorta di “marker” grafico, caricato di valori di autoidentificazione e contrapposizione, che taglia trasversalmente le diverse tradizioni alfabetiche riscontrate.
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