Il desiderio stellare del Principe di Salina

Se il desiderio proviene dalle stelle - de sideribus - e se, d’accordo con questa etimologia, il desiderio del Soggetto è il desiderio dell’Altro, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa illustra una tra le più affascinanti ed enigmatiche figure letterarie del desiderio stellare, come si legge, tra l’a...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Rosalba Galvagno
Format: Article
Language:English
Published: UNICApress 2013-05-01
Series:Between
Subjects:
Online Access:http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/932
Description
Summary:Se il desiderio proviene dalle stelle - de sideribus - e se, d’accordo con questa etimologia, il desiderio del Soggetto è il desiderio dell’Altro, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa illustra una tra le più affascinanti ed enigmatiche figure letterarie del desiderio stellare, come si legge, tra l’altro, nell’explicit della parte settima del romanzo: «Giunta faccia a faccia con lui sollevò il velo e così, pudica ma pronta ad esser posseduta, gli apparve più bella di come mai l’avesse intravista negli spazi stellari». Come mai questa figura femminile, che scende dagli spazi stellari per concedersi a Don Fabrizio giunto alla fine del suo viaggio, si configura come l’oggetto di un desiderio di possesso che, paradossalmente, coincide con la morte? Una morte che contrappunta l’intero romanzo fin dal suo memorabile incipit: «“Nunc et in hora mortis nostrae. Amen”». Di quale desiderio si tratta precisamente? Che cosa agita il nostro eroe insospettabilmente amletico? Gli indizi che il romanzo offre per l’interpretazione di questo desiderio sono esigui e tuttavia significativi. Ma si può ricorrere ai Ricordi d’infanzia, che ci schiudono il laboratorio dello scrittore al tempo del Gattopardo, e che ci hanno permesso di individuare, forse, la ‘causa’ del desiderio del Principe di Salina.
ISSN:2039-6597