Valutazione dell'attività muscolare faringea attraverso elettromiografia di superficie nasofaringea in pazienti disfagici affetti da ictus ischemico acuto

La disfagia orofaringea è spesso presente durante la fase acuta di un ictus. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare se la registrazione elettromiografica di superficie tramite un elettrodo nasofaringeo può essere impiegata per testare l'attività muscolare del faringe nei paz...

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Bibliographic Details
Main Authors: N.M. Giannantoni, M. Minisci, V. Brunetti, E. Scarano, E. Testani, C. Vollono, E. De Corso, G. Bastanza, L. D'Alatri, G. Della Marca
Format: Article
Language:English
Published: Pacini Editore Srl 2016-08-01
Series:Acta Otorhinolaryngologica Italica
Online Access:https://www.actaitalica.it/issues/2016/4-2016/07_Della%20Marca%201124.pdf
Description
Summary:La disfagia orofaringea è spesso presente durante la fase acuta di un ictus. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare se la registrazione elettromiografica di superficie tramite un elettrodo nasofaringeo può essere impiegata per testare l'attività muscolare del faringe nei pazienti con ictus acuto e se queste misurazioni elettrofisiologiche possono essere correlate con la valutazione clinica della deglutizione. Dal punto di vista clinico la severità del quadro è stata valutata mediante l'utilizzo della scala del National Institute of Health Stroke (NIHSS); la disfagia è stata valutata mediante il test di screening Gugging Swallowing Scale (GUSS); l'estensione della lesione ischemica alla TAC è stata misurata attraverso l'Alberta Stroke Programme Early CT Score (ASPECTS). Abbiamo valutato 70 pazienti di cui 50 disfagici (Dys+), e 20 non disfagici (Dys). Ciascun partecipante è stato sottoposto a un'elettromiografia di superficie registrata mediante un elettrodo NP costituito da un catetere di Teflon isolato in acciaio (lungo 16 cm e con un diametro in punta di 1,5 mm). L'elettrodo è stato inserito attraverso la cavità nasale, ruotato e posizionato approssimativamente 3 mm antero-inferiormente rispetto alla volta salpingo-palatina. Per ogni partecipante sono state registrate ed analizzate le risposte elettromiografiche di almeno quattro deglutizioni volontarie ripetute. La deglutizione induce sempre all'elettromiografia burst ripetitivi e polifasici di durata compresa fra 0,25 e 1 secondo, con un'ampiezza intorno ai 100-600mV. I disfagici hanno mostrano una maggiore durata del burst rilevato all'elettromiografia rispetto ai non disfagici, con una differenza statisticamente significativa (p < 0,001), ma non hanno mostrano differenze in termini di ampiezza del burst stesso (p = 0,775); quest'ultima invece era inversamente correlata con lo NIHSS score [r(48) = 0,31; p < 0,05)] e con lo ASPECTS score [r(48) = 0,27; p < 0,05]. Questi risultati suggeriscono che le registrazioni nasofaringee possono rappresentare un indice semi-quantitativo delle difficoltà deglutitorie secondarie a disfunzione faringea ed in particolare, i risultati dell'elettromiografia sarebbero indicativi di una ridotta motilità faringea durante la fase acuta di un ictus.
ISSN:0392-100X
1827-675X