Summary: | Le dinamiche che regolano la convivenza tra persone e gruppi culturali dimostrano come la società contemporanea rimanga ancora legata ai pregiudizi del passato. Particolarmente problematico diventa lo scarto tra chi, nato e cresciuto in Europa, non viene accettato come parte della comunità per via di tratti somatici dissimili rispetto al modello nazionale. La questione è analizzata a partire dal volume autobiografico di Theodor Wonja Michael, giornalista e attore vissuto all’insegna della resilienza. Il suo corpo, reso vulnerabile dal colore della pelle e dall’eredità camerunense, ha saputo reagire ogni volta al rifiuto di una Germania che, per anni, ha preteso di parlare al suo posto, imponendogli di figurare nelle vesti del selvaggio nei celebri zoo umani (Völkerschauen), nonostante il suo forte sentimento di appartenenza tedesco. Le vicende della storia permettono di riflettere sui principi che regolano la costruzione dell’immagine stereotipata del ‘noi’ e dell’‘altro’ e sugli strumenti pratici, impiegati a sostegno di tali idee. Deutsch sein und schwarz dazu (“Essere tedesco e in più nero“, 2015) racconta la storia di un uomo e, al tempo stesso, di un gruppo di individui defraudati delle loro identità per incarnare i pregiudizi dei tempi.
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