La stanza di Giorgio Manganelli
L’avversione di Giorgio Manganelli nei confronti del concetto d’autore era connessa a un ideale polimorfico e cangiante dell’individualità, a una critica dell’io, inteso come struttura stabile, riconoscibile, rappresentabile. Le sue concezioni filosofiche, lo spingevano a considerare l’arte come un...
Main Author: | |
---|---|
Format: | Article |
Language: | Catalan |
Published: |
Universitat Autònoma de Barcelona
2010-11-01
|
Series: | Quaderns d'Italià |
Subjects: | |
Online Access: | https://revistes.uab.cat/quadernsitalia/article/view/283 |
_version_ | 1811248389891817472 |
---|---|
author | Elisabetta Orsini |
author_facet | Elisabetta Orsini |
author_sort | Elisabetta Orsini |
collection | DOAJ |
description | L’avversione di Giorgio Manganelli nei confronti del concetto d’autore era connessa a un ideale polimorfico e cangiante dell’individualità, a una critica dell’io, inteso come struttura stabile, riconoscibile, rappresentabile. Le sue concezioni filosofiche, lo spingevano a considerare l’arte come un processo impersonale. Lo psicanalista junghiano Ernst Bernhard gli aveva insegnato che lo spazio della memoria può dilatarsi oltre l’insieme dei ricordi del singolo individuo, per comprendere differenti regimi di oggetti come ad esempio il mondo animale, vegetale e minerale. Manganelli usava la scrittura per entrare in questo lungo repertorio di variazioni. Una delle sue immagini preferite era quella dell’uomo che si trasforma in un calamaio di inchiostro e che intinge il pennino in sé medesimo per poter scrivere delle cose, quasi trasformandosi in esse. |
first_indexed | 2024-04-12T15:27:11Z |
format | Article |
id | doaj.art-8e35d6491cea494ea3c2e105babf1fa1 |
institution | Directory Open Access Journal |
issn | 1135-9730 2014-8828 |
language | Catalan |
last_indexed | 2024-04-12T15:27:11Z |
publishDate | 2010-11-01 |
publisher | Universitat Autònoma de Barcelona |
record_format | Article |
series | Quaderns d'Italià |
spelling | doaj.art-8e35d6491cea494ea3c2e105babf1fa12022-12-22T03:27:13ZcatUniversitat Autònoma de BarcelonaQuaderns d'Italià1135-97302014-88282010-11-011510.5565/rev/qdi.283259La stanza di Giorgio ManganelliElisabetta Orsini0Università degli Studi di Roma «Tor Vergata»L’avversione di Giorgio Manganelli nei confronti del concetto d’autore era connessa a un ideale polimorfico e cangiante dell’individualità, a una critica dell’io, inteso come struttura stabile, riconoscibile, rappresentabile. Le sue concezioni filosofiche, lo spingevano a considerare l’arte come un processo impersonale. Lo psicanalista junghiano Ernst Bernhard gli aveva insegnato che lo spazio della memoria può dilatarsi oltre l’insieme dei ricordi del singolo individuo, per comprendere differenti regimi di oggetti come ad esempio il mondo animale, vegetale e minerale. Manganelli usava la scrittura per entrare in questo lungo repertorio di variazioni. Una delle sue immagini preferite era quella dell’uomo che si trasforma in un calamaio di inchiostro e che intinge il pennino in sé medesimo per poter scrivere delle cose, quasi trasformandosi in esse.https://revistes.uab.cat/quadernsitalia/article/view/283autorescritturaluogo di lavoroRoland BarthesGilles Deleuze |
spellingShingle | Elisabetta Orsini La stanza di Giorgio Manganelli Quaderns d'Italià autore scrittura luogo di lavoro Roland Barthes Gilles Deleuze |
title | La stanza di Giorgio Manganelli |
title_full | La stanza di Giorgio Manganelli |
title_fullStr | La stanza di Giorgio Manganelli |
title_full_unstemmed | La stanza di Giorgio Manganelli |
title_short | La stanza di Giorgio Manganelli |
title_sort | la stanza di giorgio manganelli |
topic | autore scrittura luogo di lavoro Roland Barthes Gilles Deleuze |
url | https://revistes.uab.cat/quadernsitalia/article/view/283 |
work_keys_str_mv | AT elisabettaorsini lastanzadigiorgiomanganelli |