L’attualità della “ecclesiologia fondamentale” della Lumen gentium: invito a una rilettura in chiave del simbolismo cristologico-trinitario

Il presente contributo riflette sulla Lumen gentium dal punto di vista della sua attualità. Questa viene cercata non tanto nelle singole prese di posizione o formulazioni della Lumen gentium, considerate importanti perché in grado di stimolare l’ecclesiologia postconciliare. L’attualità che sta al c...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Lubomir Žak
Format: Article
Language:English
Published: Pontifícia Universidade Católica do Paraná 2015-09-01
Series:Pistis & Praxis: Teologia e Pastoral
Subjects:
Online Access:https://periodicos.pucpr.br/index.php/pistispraxis/article/view/1393
Description
Summary:Il presente contributo riflette sulla Lumen gentium dal punto di vista della sua attualità. Questa viene cercata non tanto nelle singole prese di posizione o formulazioni della Lumen gentium, considerate importanti perché in grado di stimolare l’ecclesiologia postconciliare. L’attualità che sta al centro dell’interesse dell’Autore viene intravista piuttosto nell’impostazione ecclesiologico-ermeneutica di fondo della costituzione. Si parte dal presupposto che tale impostazione si stagli con sufficiente chiarezza quando la Lumen gentium viene interpretata in quell’orizzonte fondamentale di pensiero, che fu adoperato dai padri conciliari per elaborare le loro riflessioni su tutti i grandi temi della dottrina cattolica. Esso consiste nella centralità ermeneutica della Rivelazione di Dio triuno in Gesù Cristo, ossia nel voler trattare ciascun tema, inclusi i temi di ecclesiologia, sub Revelationis luce. L’Autore si impegna a sviluppare l’interpretazione della Lumen gentium a partire da come questo presupposto viene concretizzato da K. Rahner. Il teologo gesuita considera, infatti, la Rivelazione trinitaria centrale per la teologia proprio per il fatto che essa permette di elaborare un pensiero credente adeguato, fondato sulla visione della persona di Cristo come “simbolo reale”, in quanto in Lui si manifesta realmente Dio Padre. Secondo Rahner, ciò che vale di Cristo, vale anche della Chiesa, essendo essa “simbolo reale” della presenza di Cristo i mezzo agli uomini. Alla luce di una tale visione della Chiesa, l’Autore fa vedere come nella Lumen gentium è presente, in effetti, una prospettiva ermeneutica che segue la logica del “simbolo”. Essa emerge in modo esplicito o implicito laddove, nella costituzione, viene tematizzato il rapporto tra vescovo e collegio dei vescovi, vescovo e Chiesa locale, Chiesa locale e Chiesa universale e via dicendo, rapporto per il quale vale che una realtà è simboleggiata dall’altra. Interpretare la Lumen gentium in questi termini significa ammettere che la Chiesa e tutto ciò che essenzialmente fa parte di essa sono di indole “simbolica”. L’Autore cerca di dimostrare, che al centro di tale comprensione simbolica della Chiesa e degli elementi di ecclesialità sta, in ogni caso, quella verità che è centrale per la simbolicità della persona di Cristo: la Sua sostanziale identità relazionale di origine trinitaria. Questa verità porta a dover affermare che tutto ciò che è ecclesiale è sostanzialmente relazionale.
ISSN:1984-3755
2175-1838