Numenio interprete del Timeo. Note sull’ esegesi del verbo βλέπω (frr. 11, 12, 18 Des Places)

Numenio appartiene all’ambito degli interpreti medioplatonici dei dialoghi di Platone; nel Medioplatonismo, infatti, si diffuse la tendenza a interpretare la filosofia di Platone come in chiave sistematica. Il dialogo più rilevante per questa operazione esegetica nel Medioplatonismo fu certamente i...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Enrico Volpe
Format: Article
Language:deu
Published: Imprensa da Universidade de Coimbra; Universidade de Brasília 2022-11-01
Series:Archai: Revista de Estudos sobre as Origens do Pensamento Ocidental
Subjects:
Online Access:https://impactum-journals.uc.pt/archai/article/view/10896
Description
Summary:Numenio appartiene all’ambito degli interpreti medioplatonici dei dialoghi di Platone; nel Medioplatonismo, infatti, si diffuse la tendenza a interpretare la filosofia di Platone come in chiave sistematica. Il dialogo più rilevante per questa operazione esegetica nel Medioplatonismo fu certamente il Timeo. In questo contributo intendo concentrarmi sull’interpretazione delle pagine 28a-29a del Timeo da parte di Numenio di Apamea ed esaminarne l’esegesi alla luce della sua prospettiva onto-teologica. Nel Timeo, l’utilizzo del verbo βλέπω ha la funzione di descrivere il fatto che il demiurgo è contemplativo nei confronti del paradigma intelligibile. In Numenio, invece, l’associazione del verbo βλέπω al demiurgo è volta a mostrare il ruolo di mediatore che il secondo dio svolge tra il primo principio e la materia. In questo modo si mostrerà come i passi del Timeo vengano interpretati da Numenio alla luce della sua metafisica dualista.
ISSN:2179-4960
1984-249X