Simulacro e usurpazione identitaria in alcuni racconti di Borges

L’artefatto, il feticcio, l’apocrifo, l’idea della copia imperfetta ereditata dalle dottrine gnostiche, per lo più riconducibili alla categoria magico-mitica del simulacro, sono solo alcune delle possibilità di indagine sul tema nell’opera di Jorge Luis Borges. Ad esse, di particolare interesse ai...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Alessandra Ghezzani
Format: Article
Language:English
Published: UNICApress 2022-11-01
Series:Between
Subjects:
Online Access:https://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/5146
Description
Summary:L’artefatto, il feticcio, l’apocrifo, l’idea della copia imperfetta ereditata dalle dottrine gnostiche, per lo più riconducibili alla categoria magico-mitica del simulacro, sono solo alcune delle possibilità di indagine sul tema nell’opera di Jorge Luis Borges. Ad esse, di particolare interesse ai fini dell’indagine, a mio avviso, occorre affiancare la lunga e intricata trama di destini invertiti, simmetrici, ripetuti sovrascritti presenti di cui è pervasa la opera dell’argentino sin dagli esordi narrativi, se osservati come dispositivi di creazione del doppio. Scopo di questo mio contributo è proporre un’analisi di alcuni racconti nei quali il tema dell’usurpazione identitaria si lega a quello dell’infamia mostrando come esso, da puro divertissement estetico nel gioco dell’essere e dell’apparire dei primi esperimenti narrativi (Historia universal de la infamia), acquisti un significato etico-morale intrecciandosi, in Ficciones e in Aleph, con i temi dell’onore, della giustizia, della vendetta.  
ISSN:2039-6597