Il cimitero è morto. Pace all’anima sua

L’immagine che si ha di un cimitero è quella che deriva dal modello ottocentesco, per tanti anni rimasto matrice dei cimiteri attuali. Ha senso ancora oggi progettare cimiteri, in una società sempre più digitale e virtuale, dove il ricordo, la memoria sono sempre meno legati al luogo di sepoltura, d...

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Main Author: Andrea Marcuccetti
Format: Article
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Published: University of Bologna 2012-06-01
Series:In_Bo
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description L’immagine che si ha di un cimitero è quella che deriva dal modello ottocentesco, per tanti anni rimasto matrice dei cimiteri attuali. Ha senso ancora oggi progettare cimiteri, in una società sempre più digitale e virtuale, dove il ricordo, la memoria sono sempre meno legati al luogo di sepoltura, dove le direttive napoleoniche risultano superate e non più rispondenti alla visione tecnologica del mondo in cui viviamo? È il momento di cominciare a ripensare il concetto stesso di cimitero, oltre la realtà che lo configura come un  luogo relegato in un recinto. Che i cimiteri stiano morendo è un dato di fatto. La loro decomposizione è già cominciata nelle grandi metropoli, impensabile ma inevitabile. Bisogna cominciare a farsene una ragione, com’è inteso oggi: il cimitero è morto. Pace all’anima sua.
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