Un futuro chiamato Constellation

Quando il 16 giugno del 2004 il Presidente Bush annunciò la nuova Space Exploration Initiative, che prevedeva piani per il ritorno sulla Luna e l’inizio dell’esplorazione di Marte, non tutti credevano che dalle parole si sarebbe passati ai fatti. Per comprendere gli avvenimenti successivi all’annunc...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Fabrizio Bernardini
Format: Article
Language:English
Published: mediaGEO soc. coop. 2007-03-01
Series:GEOmedia
Subjects:
Online Access:http://mediageo.it/ojs/index.php/GEOmedia/article/view/635
Description
Summary:Quando il 16 giugno del 2004 il Presidente Bush annunciò la nuova Space Exploration Initiative, che prevedeva piani per il ritorno sulla Luna e l’inizio dell’esplorazione di Marte, non tutti credevano che dalle parole si sarebbe passati ai fatti. Per comprendere gli avvenimenti successivi all’annuncio bisogna dunque considerare un elemento fondamentale: il ritiro dello Space Shuttle, considerato un veicolo rischioso e dunque destinato esclusivamente al completamento della Stazione Spaziale Internazionale (il cui progetto sarebbe irrealizzabile senza di essa). Quando nel 2010 la flotta degli Shuttle andrà in pensione, la NASA (e gli USA), rimarranno di conseguenza senza un veicolo in grado di portare astronauti in orbita. E poiché un nuovo veicolo non può essere sviluppato e realizzato in pochi mesi, ecco che l’annuncio a carattere politico del Presidente è realmente diventato un piano operativo che vedrà i suoi primi frutti nel volo abitato entro cinque o sei anni.
ISSN:1128-8132
2283-5687