Cenotafio di un prosseno corcirese

Epigramma iscritto su un monumento funebre circolare, rinvenuto a Corfù (Corcira) nel 1843; attualmente uno dei più antichi epigrammi funerari greci. Il testo, composto da sei esametri, commemora Menecrate figlio di Tlasia, di Eantea in Locride Ozolia, morto lontano dalla patria (il monumento è d...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Tribulato, Olga
Format: Article
Language:English
Published: Fondazione Università Ca’ Foscari 2017-06-01
Series:Axon
Subjects:
Online Access:http://doi.org/10.14277/2532-6848/Axon-1-1-17-4
Description
Summary:Epigramma iscritto su un monumento funebre circolare, rinvenuto a Corfù (Corcira) nel 1843; attualmente uno dei più antichi epigrammi funerari greci. Il testo, composto da sei esametri, commemora Menecrate figlio di Tlasia, di Eantea in Locride Ozolia, morto lontano dalla patria (il monumento è dunque con probabilità un cenotafio). Menecrate è definito «proxenos amico del popolo»: per lui il demos dei Corciresi ha fatto erigere la tomba, alla cui costruzione ha partecipato anche il fratello del defunto, Prassimene. L’iscrizione utilizza l’alfabeto arcaico tipico di Corinto: oltre alle lettere usuali in questa varietà (per esempio l’epsilon a forma di beta), sono notevoli il segno di interpunzione a tre punti collocato alla fine di ciascun esametro e la losanga che marca l’inizio dell’iscrizione. Il testo è redatto nel dialetto dorico corinzio, ma numerose sono le interferenze dalla lingua letteraria tipica del genere epigrammatico e dell’epica.
ISSN:2532-6848