Summary: | Ricordando Cavalcaselle nel 1907 a Legnago, Adolfo Venturi indicava nel modello del “semplice catalogo” la strada che avrebbe dovuto percorrere la storia dell’arte. A quell’indicazione si conformò l’editoria d’arte del primo trentennio del Novecento, sia quella accademica che quella di divulgazione, immettendo sul mercato numerose tipologie di monografie artistiche a basso costo. Interpreti ne furono da Bergamo a Torino, Firenze e Roma le collane dei Maestri dell’arte o L’arte per tutti, dirette e curate da Corrado Ricci, Francesco Sapori, gli allievi di Venturi, ma anche la casa editrice romana fondata da Armando Ferri e Mario Recchi che diede vita alla collana della Biblioteca di storia dell’arte. La presenza di Ferri e Recchi, frequentatori con Roberto Longhi della “terza saletta” del romano Caffè Aragno, aiuta a comprendere il ricco e mosso panorama dell’editoria di dispense illustrate di primo Novecento.
In the Obituary of Cavalcaselle declaimed in 1907 at Legnago, Adolfo Venturi focuses on the form of catalog as the road of the new art publishing of the Twentieth Century. This reflection about the leadership of biographies of artists oriented the further essays of History of art; both the academics issues and the educational and popular books, with the series of monthly and cheap biographies of artists. From the collection of illustrated monographs published by the Istituto Italiano di Arti Grafiche – I grandi Maestri del colore –, until the series of L’Arte per tutti of the roman Istituto Luce, the leaders of these editorials projects were Corrado Ricci, Francesco Sapori, the disciples of Venturi but also a little roman house publishing directed by Armando Ferri and Mario Recchi with the series of Biblioteca d’arte illustrata. Recchi, and especially Ferri, playgoers of the “terza saletta” of the Caffé Aragno at Rome, frequented by Roberto Longhi, enliven the italian art publishing and disclosing its cultural map played by different intellectuals profiles.
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