L'unità di conto europea tipo paniere e i suoi usi nel sistema di cambio intercomunitario.

Di messa in comune  delle riserve si parla sempre più flessibilmente, ciò che più è rave, solo da parte dei paesi con problemi di bilancia dei pagamenti. Rimangono quindi attuali due proposte di natura piuttosto modesta. La prima riguarda l’utilizzo dell’unità di conto come base di riferimento per i...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: F. PAPADIA
Format: Article
Language:Italian
Published: Associazione Economia civile 2014-09-01
Series:Moneta e Credito
Online Access:https://rosa.uniroma1.it/rosa04/moneta_e_credito/article/view/12649
Description
Summary:Di messa in comune  delle riserve si parla sempre più flessibilmente, ciò che più è rave, solo da parte dei paesi con problemi di bilancia dei pagamenti. Rimangono quindi attuali due proposte di natura piuttosto modesta. La prima riguarda l’utilizzo dell’unità di conto come base di riferimento per il sistema di restringimento dei margini. La seconda riguarda la possibilità di denominare in unità di conto di tipo paniere, invece che in UCME paritaria, gli obblighi contabilizzati dal FECoM e derivanti dagli interventi necessari per mantenere le monete all’interno del serpente. Entrambe queste proposte non sono state adottate in sede comunitaria anche dopo la creazione delle nuove unità di conto; esse però non sono tramontate , né i loro sostenitori vi hanno rinunciato. Nel rifiuto di queste due proposte l’argomento determinante è stato quello , dal punto di vista tecnico, il problema non è stato sufficientemente analizzato.
ISSN:2037-3651