Buttonhole: tutto il contrario di quello che ho sempre fatto

La buttonhole technique (BHT) è un metodo di puntura della fistola arterovenosa (FAV), che prevede il posizionamento degli aghi sempre esattamente nello stesso punto. Questa tecnica, per alcuni aspetti controversa, ha diversi vantaggi: rende più sopportabile l'incannulazione, accorcia i tempi d...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: Hilary Riva, Chiara Dossi, Giuseppe Bonforte
Format: Article
Language:Italian
Published: AboutScience Srl 2013-06-01
Series:Giornale di Clinica Nefrologia e Dialisi
Subjects:
Online Access:https://journals.aboutscience.eu/index.php/gcnd/article/view/1014
Description
Summary:La buttonhole technique (BHT) è un metodo di puntura della fistola arterovenosa (FAV), che prevede il posizionamento degli aghi sempre esattamente nello stesso punto. Questa tecnica, per alcuni aspetti controversa, ha diversi vantaggi: rende più sopportabile l'incannulazione, accorcia i tempi dell'emostasi e riduce la degenerazione aneurismatica della FAV. Per questo è stata rapidamente ben accettata dai pazienti e dal personale infermieristico, anche se permane lo scetticismo di alcuni medici. La spiegazione di tale posizione sta nel dover pensare e fare tutto il contrario di quanto detto e fatto precedentemente. Forse, conoscere la storia di come è nata questa tecnica può aiutare a rimuovere alcuni dubbi. La BHT è una tecnica che non si può improvvisare e che richiede dedizione sia nelle fasi iniziali, per creare il tunnel sottocutaneo, sia nelle fasi successive ad ogni incannulazione, per conservarlo integro. Non è da sottovalutare il rischio di infezione insito nell'applicazione di questa procedura che solo un corretto e continuo training dell'equipe può prevenire o intercettare. La BHT non può essere proposta indiscriminatamente a tutti i pazienti sottoposti a emodialisi, ma va riservata alle FAV complesse dove la normale puntura risulta complicata e complicante.
ISSN:2705-0076