Saperi del ferro in Lombardia: il senso del lavoro, l’utilità degli oggetti. Una ricerca antropologica tra fabbri e maniscalchi

L’interrogativo principale di questo saggio riguarda “il senso del lavoro” per le persone che lo svolgono. Più in particolare questo studio vuole approfondire la relazione tra gli artigiani del ferro e gli oggetti che essi fabbricano, per vedere se il valore che essi attribuiscono loro sia connesso,...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Lidia Calderoli
Format: Article
Language:English
Published: Ledizioni 2015-10-01
Series:Antropologia
Subjects:
Online Access:https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/antropologia/article/view/379
Description
Summary:L’interrogativo principale di questo saggio riguarda “il senso del lavoro” per le persone che lo svolgono. Più in particolare questo studio vuole approfondire la relazione tra gli artigiani del ferro e gli oggetti che essi fabbricano, per vedere se il valore che essi attribuiscono loro sia connesso, e in quale modo, al valore e al senso ultimo della propria attività. Nella produzione del ferro battuto, degli utensili agricoli e dei ferri di cavallo, l’avvento della produzione industriale ha modificato il lavoro. Riccioli applicati, ferri di cavallo industriali, vanghe prodotte al laminatoio o con gli stampi ne sono un esempio. Tuttavia la parcellizzazione e meccanizzazione del lavoro non ha eliminato il lavoro dell’artigiano, in quanto assemblatore da una parte, in quanto ideatore di artefatti dall’altra e infine in quanto innovatore tecnico.
ISSN:2281-4043
2420-8469