Le Nuove Scienze e il Genius Loci
Oggi la teoria della conservazione urbana sta affrontando aspetti intangibili – notabilmente il concetto del “genius loci”. Ma questa idea potenzialmente vaga deve essere compresa nei termini che permettono un suo effettivo utilizzo. L’autore argomenta che tale questione può essere affrontata attrav...
| Main Author: | |
|---|---|
| Format: | Article |
| Language: | English |
| Published: |
University of L'Aquila
2009-12-01
|
| Series: | Disegnare con |
| Online Access: | http://disegnarecon.unibo.it/article/view/1794 |
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| author | Michael Mehaffy |
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| description | Oggi la teoria della conservazione urbana sta affrontando aspetti intangibili – notabilmente il concetto del “genius loci”. Ma questa idea potenzialmente vaga deve essere compresa nei termini che permettono un suo effettivo utilizzo. L’autore argomenta che tale questione può essere affrontata attraverso un approfondimento della complessità della scienza rivelando i modi attraverso i quali un sistema nella sua interezza può essere scomposto in elementi dinamici. All’interno dei tessuti storici noi siamo conservatori, siamo utilizzatori, siamo consumatori e, inevitabilmente, siamo coloro che attuano le modifiche. Il nostro compito non è di far resistere quell’insieme, ma di poterlo gestire in maniera più dinamica e di pretendere un più ampio concetto di conservazione. Questo atteggiamento va oltre il dualismo basato sul modello di pensiero del “genius loci” ma abbraccia una più efficace aspettativa di crescita organica. |
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| institution | Directory Open Access Journal |
| issn | 1828-5961 |
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| publishDate | 2009-12-01 |
| publisher | University of L'Aquila |
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| spelling | doaj.art-b84ff19432804e77afd223f7646a9bb32022-12-21T23:57:18ZengUniversity of L'AquilaDisegnare con1828-59612009-12-0124112010.6092/issn.1828-5961/17941711Le Nuove Scienze e il Genius LociMichael Mehaffy0International Network for Traditional BuildingOggi la teoria della conservazione urbana sta affrontando aspetti intangibili – notabilmente il concetto del “genius loci”. Ma questa idea potenzialmente vaga deve essere compresa nei termini che permettono un suo effettivo utilizzo. L’autore argomenta che tale questione può essere affrontata attraverso un approfondimento della complessità della scienza rivelando i modi attraverso i quali un sistema nella sua interezza può essere scomposto in elementi dinamici. All’interno dei tessuti storici noi siamo conservatori, siamo utilizzatori, siamo consumatori e, inevitabilmente, siamo coloro che attuano le modifiche. Il nostro compito non è di far resistere quell’insieme, ma di poterlo gestire in maniera più dinamica e di pretendere un più ampio concetto di conservazione. Questo atteggiamento va oltre il dualismo basato sul modello di pensiero del “genius loci” ma abbraccia una più efficace aspettativa di crescita organica.http://disegnarecon.unibo.it/article/view/1794 |
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