Un’architettura per liberare la follia. San Giovanni non è memoria monumentale
Trieste è stata la città che ha fatto in Italia e nel mondo da apripista a un processo radicale di trasformazioni istituzionali e di altrettante profonde fratture culturali. Il lungo processo di apertura prima e di chiusura dopo del manicomio di San Giovanni ha mostrato che è possibile vivere negan...
Main Authors: | , |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Festival Architettura Edizioni
2017-07-01
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Series: | Festival dell'Architettura Magazine |
Subjects: | |
Online Access: | http://www.famagazine.it/index.php/famagazine/article/view/49 |
Summary: | Trieste è stata la città che ha fatto in Italia e nel mondo da apripista a un processo radicale di trasformazioni istituzionali e di altrettante profonde fratture culturali. Il lungo processo di apertura prima e di chiusura dopo del manicomio di San Giovanni ha mostrato che è possibile vivere negando la separazione netta tra follia e normalità. La restituzione del magnifico parco alla città e la simultanea penetrazione di una rete di servizi nel tessuto urbano non sono soltanto pratiche alternative all’irrinunciabilità delle istituzioni totali ma anche progetto che dovrà segnare il lavoro quotidiano sui muri che continuano a segnare inclusioni ed esclusioni.
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ISSN: | 2039-0491 |