HAI PAURA DELLA MAFIA? LA CULTURA DELL’ANTIMAFIA ATTRAVERSO IL CLIL NELLE LEZIONI DI ITALIANO LS

<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Garamond, serif;">Questo articolo cerca di offrire alcune strategie per presentare il tema dell’antimafia all’interno dei corsi di scuola secondaria di italiano come lingua straniera. Si mette in evidenza come i movimenti a...

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Bibliographic Details
Main Author: Gioia Panzarella
Format: Article
Language:English
Published: Milano University Press 2014-07-01
Series:Italiano LinguaDue
Online Access:http://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/4237
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description <p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Garamond, serif;">Questo articolo cerca di offrire alcune strategie per presentare il tema dell’antimafia all’interno dei corsi di scuola secondaria di italiano come lingua straniera. Si mette in evidenza come i movimenti antimafia rappresentino una realtà importante e positiva della società italiana contemporanea e come, per questo motivo, possano essere inclusi nell’insegnamento della cultura italiana nei curricoli linguistici. Negli ultimi anni alcune associazioni hanno iniziato a combattere la mafia, grazie alla partecipazione dei cittadini, un punto di vista che solleva l’interesse degli studenti stranieri. Le lezioni qui descritte hanno avuto luogo in Austria e si concentrano sul concetto di “Consumo critico” sviluppato da Addiopizzo (Palermo, Italia), associazione che ha contribuito alle attività svolte nel corso delle lezioni rispondendo a una lista di domande formulate da parte degli studenti coinvolti. Da un punto di vista metodologico, principi e tecniche del CLIL (Content and Language Integrated Learning) hanno contribuito a pianificare le lezioni, al fine di coniugare lingua e contenuti in modo produttivo. L’articolo comprende una descrizione step-to-step delle attività svolte.</span></p><p align="JUSTIFY"> </p><p align="JUSTIFY"> </p><p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span lang="en-GB"><strong>Are you Afraid of the mafia? Antimafia Culture through CLIL in Teaching Italian as a Foreign Language</strong></span></span></p><p lang="en-GB" align="JUSTIFY"> </p><p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span lang="en-US"><em>Gioia Panzarella</em></span></span></p><p lang="en-US" align="JUSTIFY"> </p><p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Garamond, serif;"><span lang="en-US">This article seeks to offer some strategies for presenting the topic of antimafia within secondary school courses of Italian as a foreign language. I argue that antimafia movements represent an important and positive reality of contemporary Italian society and, for this reason, they can be included in the teaching of Italian culture within language curricula. In recent years some associations have started to fight the mafia thanks to citizens’ participation, a point of view which raises students’ interest. The lessons here described took place in Austria and focus on the notion of “consumo critico” developed by Addiopizzo (Palermo, Italy), an association that contributed to the activities by answering a list of questions posed by the students involved. From a methodological point of view, CLIL (Content and Language Integrated Learning) principles and techniques were used to plan the lessons, in order to combine language and content in a productive way. The article includes a step-to-step description of the activities.</span></span></p>
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