Autonomy of migration: (de)territorialità, resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazione
L'elemento indubbiamente provocatorio che scaturisce dall'analisi delle storie narrate da scrittori migranti oggi in Italia è, a mio avviso, l'intenzione autoriale di voler in qualche modo decentralizzare e quasi sfocare la visualizzazione della territorialità all'interno della q...
Main Author: | |
---|---|
Format: | Article |
Language: | Catalan |
Published: |
Masaryk University
2016-11-01
|
Series: | Études romanes de Brno |
Subjects: | |
Online Access: | https://journals.phil.muni.cz/erb/article/view/26340 |
_version_ | 1797741926198280192 |
---|---|
author | Vincenzo Binetti |
author_facet | Vincenzo Binetti |
author_sort | Vincenzo Binetti |
collection | DOAJ |
description | L'elemento indubbiamente provocatorio che scaturisce dall'analisi delle storie narrate da scrittori migranti oggi in Italia è, a mio avviso, l'intenzione autoriale di voler in qualche modo decentralizzare e quasi sfocare la visualizzazione della territorialità all'interno della quale operano e si muovono i personaggi e le loro storie. Anche se spesso ambientati in contesti urbani e metropolitani all'apparenza facilmente riconoscibili ed identificabili dal lettore, manca infatti in questi romanzi un riferimento direi quasi rassicurante a quei landmarks architettonici e urbanistici che dovrebbero invece contraddistinguere e avvalorare emblematicamente i paesaggi e la mappatura della tradizione storico-culturale dell'identità nazionale italiana. Mi chiedo allora che tipo di implicazioni politico-letterarie possano scaturire da questa deliberata invisibilità dei landscapes ufficiali e da una esclusione dell'altro dai paesaggi urbani all'interno dei quali si muovono incerti ed esitanti questi cittadini stranieri protagonisti della scrittura migrante. Quali potenziali fattori destabilizzanti della canonicità letteraria e quali forme di resistenza politica emergono allora da questi tentativi di (ri)leggere l'uniformità impermeabile del territorio nazionale proprio spostando il punto di vista interpretativo di quegli spazi pubblici e quindi spiazzando l'orizzonte d'attesa di chi legge e che in quegli spazi vorrebbe riconoscere e validare in un qualche modo il proprio senso di appartenenza identitaria? |
first_indexed | 2024-03-12T14:33:41Z |
format | Article |
id | doaj.art-ce8b3edd870845d18898534745d417b1 |
institution | Directory Open Access Journal |
issn | 1803-7399 2336-4416 |
language | Catalan |
last_indexed | 2024-03-12T14:33:41Z |
publishDate | 2016-11-01 |
publisher | Masaryk University |
record_format | Article |
series | Études romanes de Brno |
spelling | doaj.art-ce8b3edd870845d18898534745d417b12023-08-17T12:31:35ZcatMasaryk UniversityÉtudes romanes de Brno1803-73992336-44162016-11-0137210.5817/ERB2016-2-6Autonomy of migration: (de)territorialità, resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazioneVincenzo BinettiL'elemento indubbiamente provocatorio che scaturisce dall'analisi delle storie narrate da scrittori migranti oggi in Italia è, a mio avviso, l'intenzione autoriale di voler in qualche modo decentralizzare e quasi sfocare la visualizzazione della territorialità all'interno della quale operano e si muovono i personaggi e le loro storie. Anche se spesso ambientati in contesti urbani e metropolitani all'apparenza facilmente riconoscibili ed identificabili dal lettore, manca infatti in questi romanzi un riferimento direi quasi rassicurante a quei landmarks architettonici e urbanistici che dovrebbero invece contraddistinguere e avvalorare emblematicamente i paesaggi e la mappatura della tradizione storico-culturale dell'identità nazionale italiana. Mi chiedo allora che tipo di implicazioni politico-letterarie possano scaturire da questa deliberata invisibilità dei landscapes ufficiali e da una esclusione dell'altro dai paesaggi urbani all'interno dei quali si muovono incerti ed esitanti questi cittadini stranieri protagonisti della scrittura migrante. Quali potenziali fattori destabilizzanti della canonicità letteraria e quali forme di resistenza politica emergono allora da questi tentativi di (ri)leggere l'uniformità impermeabile del territorio nazionale proprio spostando il punto di vista interpretativo di quegli spazi pubblici e quindi spiazzando l'orizzonte d'attesa di chi legge e che in quegli spazi vorrebbe riconoscere e validare in un qualche modo il proprio senso di appartenenza identitaria?https://journals.phil.muni.cz/erb/article/view/26340Amara Lakhousletteratura della migrazionepaesaggiospazio urbanoautonomiaresistenza |
spellingShingle | Vincenzo Binetti Autonomy of migration: (de)territorialità, resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazione Études romanes de Brno Amara Lakhous letteratura della migrazione paesaggio spazio urbano autonomia resistenza |
title | Autonomy of migration: (de)territorialità, resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazione |
title_full | Autonomy of migration: (de)territorialità, resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazione |
title_fullStr | Autonomy of migration: (de)territorialità, resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazione |
title_full_unstemmed | Autonomy of migration: (de)territorialità, resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazione |
title_short | Autonomy of migration: (de)territorialità, resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazione |
title_sort | autonomy of migration de territorialita resistenza e diritto di cittadinanza nella letteratura della migrazione |
topic | Amara Lakhous letteratura della migrazione paesaggio spazio urbano autonomia resistenza |
url | https://journals.phil.muni.cz/erb/article/view/26340 |
work_keys_str_mv | AT vincenzobinetti autonomyofmigrationdeterritorialitaresistenzaedirittodicittadinanzanellaletteraturadellamigrazione |