Rappresentare “gli spazi del fuori”. Note per un’etnografia dei campi profughi
Il tempo dei rifugiati, dei profughi, dei migranti: in un saggio straordinariamente intenso e tutto in prima persona sul significato politico dell’esilio, Edward Said sembra quasi “costretto” a ricorrere a queste figure “fuori luogo” per recuperare la cifra di fondo del presente. Soggetti che, in ba...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Ledizioni
2013-07-01
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Series: | Antropologia |
Online Access: | https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/antropologia/article/view/123 |
Summary: | Il tempo dei rifugiati, dei profughi, dei migranti: in un saggio straordinariamente intenso e tutto in prima persona sul significato politico dell’esilio, Edward Said sembra quasi “costretto” a ricorrere a queste figure “fuori luogo” per recuperare la cifra di fondo del presente. Soggetti che, in base a un crudo dato quantitativo, restituiscono oggi una dimensione di displacement tanto violentemente comune e generalizzata da risultare inassimilabile a esperienze individuali e “letterarie”, a biografie di e sull’esilio. |
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ISSN: | 2281-4043 2420-8469 |