Summary: | L’articolo analizza l’evoluzione delle politiche di condizionalità durante la crisi dell’euro, prendendo anzitutto in esame i nuovi strumenti di assistenza agli Stati membri in difficoltà finanziaria e le riforme adottate per rafforzare il coordinamento delle politiche economiche e la sorveglianza sulle politiche di bilancio. In secondo luogo, si discute il ruolo della condizionalità quale metodo generale di gestione della governance economica europea. In terzo luogo, si esamina criticamente l’impiego delle politiche di condizionalità, negli ultimi anni, che non ha ridotto le asimmetrie nel contesto dell’UEM ma, al contrario, le ha accentuate. Infine, si avanza una proposta per l’adozione di un sistema di condizionalità bilaterale che favorisca, alla luce dei principi e degli obiettivi emergenti dal diritto primario, la simmetria tra le politiche economiche degli Stati membri e la condivisione degli oneri di aggiustamento macroeconomico. / 𝑇ℎ𝑖𝑠 𝑝𝑎𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑖𝑚𝑠 𝑎𝑡 𝑎𝑛𝑎𝑙𝑦𝑠𝑖𝑛𝑔 𝑡ℎ𝑒 𝑒𝑣𝑜𝑙𝑢𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑜𝑓 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑠𝑖𝑛𝑐𝑒 𝑡ℎ𝑒 𝑏𝑒𝑔𝑖𝑛𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑐𝑟𝑖𝑠𝑖𝑠. 𝐹𝑖𝑟𝑠𝑡, 𝑖𝑡 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑖𝑑𝑒𝑠 𝑎 𝑏𝑟𝑖𝑒𝑓 𝑜𝑣𝑒𝑟𝑣𝑖𝑒𝑤 𝑜𝑓 𝑏𝑜𝑡ℎ 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑡𝑜𝑜𝑙𝑠 𝑑𝑒𝑣𝑒𝑙𝑜𝑝𝑒𝑑 𝑑𝑢𝑟𝑖𝑛𝑔 𝑡ℎ𝑒 𝑙𝑎𝑠𝑡 𝑓𝑒𝑤 𝑦𝑒𝑎𝑟𝑠 𝑡𝑜 ℎ𝑒𝑙𝑝 𝑀𝑒𝑚𝑏𝑒𝑟 𝑆𝑡𝑎𝑡𝑒𝑠 𝑖𝑛 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑢𝑙𝑡𝑦 𝑎𝑛𝑑 𝑡ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑓𝑜𝑟𝑚𝑠 𝑡𝑜 𝑟𝑒𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑐𝑒 𝑚𝑎𝑐𝑟𝑜𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐 𝑐𝑜𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑎𝑛𝑑 𝑏𝑢𝑑𝑔𝑒𝑡𝑎𝑟𝑦 𝑠𝑢𝑟𝑣𝑒𝑖𝑙𝑙𝑎𝑛𝑐𝑒; 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑, 𝑖𝑡 𝑑𝑟𝑎𝑤𝑠 𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑐𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑏𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑠𝑡𝑟𝑖𝑐𝑡𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑢 𝑎𝑛𝑑 𝑙𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑢, 𝑚𝑒𝑎𝑛𝑖𝑛𝑔 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑖𝑠 𝑛𝑜𝑡 𝑚𝑒𝑟𝑒𝑙𝑦 𝑚𝑎𝑐𝑟𝑜𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦 𝑏𝑢𝑡 𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑝𝑡 𝑒𝑛𝑠ℎ𝑟𝑖𝑛𝑒𝑑 𝑖𝑛 𝐸𝑈 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑛𝑐𝑒; 𝑡ℎ𝑖𝑟𝑑, 𝑖𝑡 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑢𝑠𝑠𝑒𝑠 𝑐𝑟𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎𝑙𝑙𝑦 𝑡ℎ𝑒 𝑖𝑠𝑠𝑢𝑒 𝑜𝑓 𝑠𝑦𝑚𝑚𝑒𝑡𝑟𝑦, 𝑤ℎ𝑖𝑐ℎ 𝑖𝑠 𝑡ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚 𝑜𝑓 𝑡ℎ𝑒 𝑒𝑢𝑟𝑜 𝑎𝑟𝑒𝑎; 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑙𝑦, 𝑖𝑡 𝑎𝑑𝑣𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑎𝑙 𝑓𝑜𝑟 𝑎 𝑠𝑦𝑠𝑡𝑒𝑚 𝑜𝑓 𝑏𝑖𝑙𝑎𝑡𝑒𝑟𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑡𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖𝑡𝑦, 𝑏𝑎𝑠𝑒𝑑 𝑜𝑛 𝐸𝑈 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑙𝑒𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑜𝑏𝑗𝑒𝑐𝑡𝑖𝑣𝑒𝑠, 𝑖𝑛 𝑤ℎ𝑖𝑐ℎ 𝑡ℎ𝑒 𝑏𝑢𝑟𝑑𝑒𝑛 𝑜𝑓 𝑚𝑎𝑐𝑟𝑜𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐 𝑎𝑑𝑗𝑢𝑠𝑡𝑚𝑒𝑛𝑡 𝑖𝑠 𝑠ℎ𝑎𝑟𝑒𝑑 𝑏𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑑𝑒𝑏𝑡𝑜𝑟𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑖𝑡𝑜𝑟𝑠.
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