Summary: | L’articolo presenta una riflessione di carattere teorico sulla nozione di «ibridazione», e una critica dell’uso ideologico. Il concetto di «ibrido» viene considerato come un punto di partenza, e non come un punto di arrivo. Ci si interroga sulla possibilità di una tipologia, e questo avviene a partire da alcune fondamentali riflessioni di Nietzsche, che, in Al di là del bene e del male, introduce questa distinzione: ci sono ibridazioni feconde, in cui la mescolanza rafforza gli elementi e le forze che si intrecciano, ma ci sono anche cattive ibridazioni, ibridazioni sterili, nel cui ambito le forze, anziché stimolarsi reciprocamente, si ostacolano e si paralizzano. L’autore ritiene che questa distinzione possa svolgere un ruolo decisivo sia in campo artistico sia in campo politico.
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