Invenzioni cartotecniche nella tradizione rinascimentale degli studi di anatomia
Il contributo ha per oggetto le invenzioni cartotecniche che, a partire dal De humani corporis fabrica (1543) del medico fiammingo Andreas Vesalius, entrano a far parte dei libri di anatomia. In particolare, i flap diventarono lo strumento tattile e visivo che consentiva, sollevando progressivament...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | English |
Published: |
Associazione italiana biblioteche
2023-05-01
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Series: | AIB Studi |
Subjects: | |
Online Access: | https://aibstudi.aib.it/article/view/13818 |
Summary: | Il contributo ha per oggetto le invenzioni cartotecniche che, a partire dal De humani corporis fabrica (1543) del medico fiammingo Andreas Vesalius, entrano a far parte dei libri di anatomia. In particolare, i flap diventarono lo strumento tattile e visivo che consentiva, sollevando progressivamente i singoli lembi di carta (lift the flap) di rappresentare la disposizione stratificata di organi e apparati del corpo umano. Questi dispositivi mobili, insieme ad altri (ad esempio volvelle) ampiamente impiegati soprattutto nei testi di astronomia, diventarono i complementi didattici della nuova scienza. L’articolo ricostruisce, attraverso alcuni campioni significativi, l’evoluzione dei libri anatomici interattivi fino alle soglie del XX secolo.
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ISSN: | 2280-9112 2239-6152 |