Un italiano del seicento nel mondo plurilingue africano: La compresenza di più lingue nell’Opera Di Cavazzi
Considerando i contributi teorici della Sociolinguistica (AUER, 1984; BERRUTO, 2005; WEINREICH, 1953), l’obiettivo del presente studio consiste nell’analizzare il tema del plurilinguismo nell’opera di Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo, missionario vissuto nel regno del Congo e dell’Angola nel...
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Format: | Article |
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Published: |
Universidade Federal do Paraná
2022-07-01
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Series: | Revista X |
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Online Access: | https://revistas.ufpr.br/revistax/article/view/83770 |
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description | Considerando i contributi teorici della Sociolinguistica (AUER, 1984; BERRUTO, 2005; WEINREICH, 1953), l’obiettivo del presente studio consiste nell’analizzare il tema del plurilinguismo nell’opera di Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo, missionario vissuto nel regno del Congo e dell’Angola nel XVII secolo. Come si evince dai contributi citati, con plurilinguismo si intende la presenza all’interno di una stessa comunità, o nel repertorio linguistico di un singolo parlante, di almeno due varietà linguistiche. Basandoci su tale definizione, possiamo affermare che l’opera di Cavazzi presenta come peculiarità l’impiego di termini e strutture tipiche dei vari idiomi etnici della zona, pur trattandosi di un testo destinato a un pubblico italiano. Difatti, l’edizione critica dei manoscritti da noi condotta ha evidenziato la presenza di fenomeni tipici del plurilinguismo, dovuti al contatto con le popolazioni locali Jaga e con i soldati aventi il portoghese come lingua materna (L1). Tale processo si manifesta sia dall’italiano verso le lingue locali – a livello lessicale – sia dall’italiano verso il portoghese anche a livello sintattico –, tramite l’impiego di specifiche costruzioni lusofone. Pertanto il presente lavoro consentirà di comprendere i molteplici effetti determinati dai vari fenomeni di plurilinguismo all’interno dell’evento comunicativo, circostanza tipica dell’Africa del XVII secolo. |
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spelling | doaj.art-f2c4eba2d463457d9409d15ffdc0c71f2022-12-22T03:26:57ZengUniversidade Federal do ParanáRevista X1980-06142022-07-0117258860610.5380/rvx.v17i2.8377037839Un italiano del seicento nel mondo plurilingue africano: La compresenza di più lingue nell’Opera Di CavazziAlessandra Semeraro0Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT), Roma, ItaliaConsiderando i contributi teorici della Sociolinguistica (AUER, 1984; BERRUTO, 2005; WEINREICH, 1953), l’obiettivo del presente studio consiste nell’analizzare il tema del plurilinguismo nell’opera di Giovanni Antonio Cavazzi da Montecuccolo, missionario vissuto nel regno del Congo e dell’Angola nel XVII secolo. Come si evince dai contributi citati, con plurilinguismo si intende la presenza all’interno di una stessa comunità, o nel repertorio linguistico di un singolo parlante, di almeno due varietà linguistiche. Basandoci su tale definizione, possiamo affermare che l’opera di Cavazzi presenta come peculiarità l’impiego di termini e strutture tipiche dei vari idiomi etnici della zona, pur trattandosi di un testo destinato a un pubblico italiano. Difatti, l’edizione critica dei manoscritti da noi condotta ha evidenziato la presenza di fenomeni tipici del plurilinguismo, dovuti al contatto con le popolazioni locali Jaga e con i soldati aventi il portoghese come lingua materna (L1). Tale processo si manifesta sia dall’italiano verso le lingue locali – a livello lessicale – sia dall’italiano verso il portoghese anche a livello sintattico –, tramite l’impiego di specifiche costruzioni lusofone. Pertanto il presente lavoro consentirà di comprendere i molteplici effetti determinati dai vari fenomeni di plurilinguismo all’interno dell’evento comunicativo, circostanza tipica dell’Africa del XVII secolo.https://revistas.ufpr.br/revistax/article/view/83770plurilinguismocavazziafrica di lingua portoghese. |
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