Figures of desire and repression in the <i>Conformist</i> by Bertolucci

Il Conformista di Moravia (1951), ambientato in epoca fascista, narra la vicenda di Marcello, membro dell’OVRA ossessionato dalla necessità di sentirsi uguale agli altri. Si tratta di un romanzo a tesi che lega l’omosessualità alla repressione e al fascismo. L’operazione di riscrittura di Bertolucci...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: Federica Ivaldi
Format: Article
Language:English
Published: UNICApress 2013-06-01
Series:Between
Subjects:
Online Access:http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/898
Description
Summary:Il Conformista di Moravia (1951), ambientato in epoca fascista, narra la vicenda di Marcello, membro dell’OVRA ossessionato dalla necessità di sentirsi uguale agli altri. Si tratta di un romanzo a tesi che lega l’omosessualità alla repressione e al fascismo. L’operazione di riscrittura di Bertolucci (1970) potenzia la chiave freudiana: sul grande schermo, la ferrea progressione temporale e causale del romanzo è scardinata attraverso un uso spregiudicato del flashback, mentre scompare ogni accenno al fato e Marcello diventa filtro dell'intera narrazione. La psicoanalisi rappresenta la chiave di volta che regge il film, sostituendo la meccanicità progressiva del fato con la bi-logica dell’inconscio. Per tacitare la propria omosessualità – non accettata a livello sociale ma, prima di tutto, dal protagonista stesso – Marcello tenta di conformarsi in tutto e per tutto alla società e al particolare momento storico-politico. Il matrimonio e l’adesione al fascismo sono i due strumenti di questa strategia di conformismo; le figure femminili, in particolare, attraverso un gioco di duplicazioni e rispecchiamenti, ricoprono un ruolo cardine, configurandosi ora come oggetto di un desiderio reale ora invece di un desiderio mediato dalla volontà di rimozione e negazione delle pulsioni non accettabili, dei ricordi indicibili e dei sensi di colpa. Giocando con l’immagine, il montaggio e le interferenze col sonoro, Bertolucci sembra suggerire infatti significati profondi, che contrastano con la superficie del testo, e proporre una particolare declinazione della “retorica freudiana” del testo: richiamandosi all’approccio critico psicanalitico offerto da Francesco Orlando, l’intervento indaga le manifestazioni semiotico-linguistiche della formazione di compromesso fra desiderio e negazione da parte del protagonista ed analizza alcuni momenti del film che riflettono simultaneamente le due forze psichiche in contrasto.
ISSN:2039-6597