Eredità rosminiana, sentimento nazionale ed erudizione cittadina nel dantismo veronese e veneto otto-novecentesco
Nella seconda metà del secolo XIX e nei primi decenni del successivo, gli storici e gli studiosi di letteratura delle città venete si occuparono con intensità di Dante e delle sue opere. Molte ricerche furono dedicate alle tracce della presenza del poeta in questo o in quel luogo. Il ruolo...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | deu |
Published: |
Università di Napoli Federico II
2022-12-01
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Series: | Reti Medievali Rivista |
Subjects: | |
Online Access: | http://www.serena.unina.it/index.php/rm/article/view/9593 |
Summary: | Nella seconda metà del secolo XIX e nei primi decenni del successivo, gli storici e gli studiosi di letteratura delle città venete si occuparono con intensità di Dante e delle sue opere. Molte ricerche furono dedicate alle tracce della presenza del poeta in questo o in quel luogo. Il ruolo di Verona, città dantesca par excellence, fu centrale. Tuttavia, un tema si impose: gli studi sul De monarchia, in connessione col problema dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa. Ciò suscitò dibattiti e contrasti fra studiosi di tradizione cattolico-liberale (come Carlo Cipolla) e studiosi laici (come Gerolamo Biscaro).
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ISSN: | 1593-2214 |