La censura nella Francia settecentesca e la figura del colporteur tra realtà e finzione
La censura assume un’importanza fondamentale nella Francia settecentesca se si considera il vistoso aumento dei censori che passa da quarantuno all’inizio del secolo a settantotto alla vigilia della Rivoluzione. Cercando di raggirare i divieti imposti dalla censura, i colporteur ossia i venditori fr...
Main Author: | |
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Format: | Article |
Language: | Spanish |
Published: |
Lodz University Press
2015-12-01
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Series: | e-Scripta Romanica |
Subjects: | |
Online Access: | https://czasopisma.uni.lodz.pl/escripta/article/view/4180 |
Summary: | La censura assume un’importanza fondamentale nella Francia settecentesca se si considera il vistoso aumento dei censori che passa da quarantuno all’inizio del secolo a settantotto alla vigilia della Rivoluzione. Cercando di raggirare i divieti imposti dalla censura, i colporteur ossia i venditori francesi ambulanti di libri eludano la sorveglianza nascondendo sotto il loro mantello sia scritti libertini che libelli politici, vale a dire i libri più amati e contestati dell’epoca, per poi venderli ai clienti più abbienti. |
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ISSN: | 2392-0718 2392-0718 |