Published 2018-11-01
“…In quegli anni, infatti, dal 1943 al 1956, lo scrittore partecipa alla stesura delle sceneggiature di circa quaranta film, fra cui Roma città libera (1948), con la regia di Marcello Pagliero, con cui vince il
Nastro d’argento per il miglior soggetto cinematografico; Lo sceicco bianco (1952), primo effettivo esordio nella regia di Federico Fellini; I Vitelloni, che si rivela un clamoroso successo di pubblico e di critica e vince il Leone d’Argento alla Mostra del cinema di Venezia del 1953; poi l’abruzzese firma, in maniera apocrifa, Vacanze romane (1954) di William Wyler, il primo grande ritratto americano della Capitale nel Dopoguerra, quindi l’episodio Scena all’aperto in Tempi nostri (1954) di Alessandro Blasetti, tratto da un breve racconto di Marino Moretti, nonché Il segno di Venere (1955), diretto da un giovane Dino Risi per la Titanus.
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