«Ho incatenato lingue ostili e bocche nemiche». Magia, parola e silenzio nel culto romano di Tacita Muta
Il culto romano di Tacita, la ninfa resa muta da Giove perché colpevole di avere rivelato alla sorella Giuturna e a Giunone le mire che il dio nutriva su di lei, prevedeva una liturgia annuale assai complessa, di ambito manifestamente magico-funerario, che sembra ben tradurre sul piano del rito il c...
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Format: | Article |
Language: | deu |
Published: |
UNICApress
2015-07-01
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Series: | Medea |
Subjects: | |
Online Access: | https://ojs.unica.it/index.php/medea/article/view/1824 |